giovedì 28 gennaio 2010

ll progetto e la campagna

Tutto nella vita è progetto. Progetti grandi, progetti piccoli, ne facciamo ogni giorno,alcuni giungono felicemente a termine, altri no. Perché? A volte il fallimento dipende dalle circostanze, altre dal progetto stesso... L’affiche inizia ad essere presente sui muri delle città ottocentesche, si sviluppa insieme alla società della rivoluzione industriale, cresce alla cultura del mercato, decorando la scena urbana e spettacolarizzando i beni di consumo. L’avvento della fotografia, nella prima metà dell’ottocento, offre agli artisti dell’epoca l’opportunità di disporre d’immagini fisse e reali dei soggetti. Il manifesto diventa elemento di costume, diffonde e rappresenta stili di vita, abitudini sociali, illustra la crescita e il benessere, le aspirazioni e i desideri: la lampada a gas e il fonografo, la vacanza in Riviera e la cipria francese, e molto più tardi con l’ emancipazione femminile, il frigorifero, la lavatrice e la lavastoviglie. Nei primi cartelloni il prodotto era quasi nascosto, poi compare ma l’attenzione è catturata dalle figure, soprattutto femminili, o dalle metafore; fin quando Armando Testa con “Punt e Mes” riesce a fare con il solo marchio comunicazione totale. Il manifesto segue l’evoluzione del marketing, cresce con lo sviluppo delle tecniche pubblicitarie ed il suo prodotto diventa sempre più protagonista, diventando sintesi visiva, ogni elemento calibrato e studiato in relazione al target.

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